Ieri 20 Febbraio 2020, è stato depositato il bilancio dell’ultimo anno fiscale da parte del gruppo Ferrero. In aumento fatturato e profitti, ma anche il costo per il personale e le imposte pagate. L’ebitda rimane invece stabile.
Come al solito, a trainare i ricavi c’è la Nutella che alza prepotentemente i profitti del gruppo. Procede molto bene anche per il “segmento” biscotti, in cui Ferrero è da poco entrata con il suo prodotto Nutella Biscuits. Certo, i dati relativi al segmento non incidono fortemente sui ricavi ma possiamo dire che la crescita è strabiliante, la produzione è stata aumentata del 30%.
In soli 3 mesi sono stati venduti 17,5 milioni di Nutella Biscuita, per un totale di 52 milioni di euro. Si prevede che il 2020 sarà la stagione-record dell’ultimo arrivato in casa Ferrero (Leggi anche: “Nutella Biscuits: record di vendite per il prodotto Ferrero”).
Fatturato Ferrero: l’ultimo bilancio
Per l’anno fiscale 2018/19, il fatturato di Ferrero ha raggiunto 11,4 miliardi di euro. Il valore è in crescita del 6,2% rispetto allo stesso registrato l’anno precedente, ovvero 10,7 miliardi di euro. Di questi, quasi l’8,1% è stato realizzato in Europa, mentre il rimante nei paesi extra-europei.
I dati rivelano comunque valori per la stragrande maggioranza positivi, come anche quelli relativi all’utile netto, che passa dai 674 milioni di euro dell’esercizio fiscale precedente agli attuali 703 milioni di euro (+4,3%).
L’Ebitda non cresce e non si riduce, ma rimane stabile a quota 1,5 miliardi di euro. Cala invece il valore Ebit che scende al 9,1% (dal precedente valore del 10%). Le perdite registrate sono nettamente inferiori a quelle dello scorso anno, e si attestano a 55 milioni di euro (ricordiamo che la cifra precedente era di ben 147 milioni di euro).
Investimenti, costo per il personale, imposte
Molto bene anche sul fronte degli investimenti, attualmente Ferrero sta puntando sul Canada e sull’intero mercato nord-americano, ma pone particolare attenzione anche al mercato francese, tedesco, belga e polacco. Gli investimenti totali sono stati pari a 663 milioni di euro, valore quasi simile a quello dell’esercizio precedente. La maggior parte di essi sono stati destinati per l’ampliamento ed il miglioramento dei poli produttivi.
Inoltre, l’estate scorsa è stata anche completata la costruzione del nuovo quartier generale di Ferrero, che ha sede in Lussemburgo. Salgono quindi anche i costi legati a materie prime e forniture (+4,2%, ovvero 4,4 miliardi di euro).
Altri due valori in crescita sono quelli relativi ai costi del personale e alle imposte pagate. Per quanto riguarda il primo, è salito a quota 1,97 miliardi di euro rispetto agli 1,86 dell’esercizio fiscale precedente. I costi per gli stipendi ammontano a 1,42 miliardi di euro, in crescita rispetto agli 1,33 miliardi del 2018.
Mentre per le tasse pagate, registrano un aumento di 26 milioni di euro, per un totale di 276 milioni di euro (250 milioni di euro nell’anno precedente).