Sono mesi ormai che il noto brand fiorentino Roberto Cavalli è stato acquisito da Hussain Sajwani, uomo d’affari arabo proprietario di Damac e del gruppo Dico, che dovrebbe riportare il brand italiano ai fasti di un tempo.
Ebbene, il rilancio del famoso marchio italiano del lusso è quindi nelle mani di Sajwani. Stilato il piano industriale e pianificati gli investimenti futuri, il nuovo patron ha deciso di dare una svolta epocale a Roberto Cavalli (leggi anche: “Roberto Cavalli è stato acquisito da un fondo arabo”).
Infatti nelle scorse settimane si è fatta avanti l’ipotesi di un trasferimento della storica sede principale, dalla zona di Osmannoro (Sesto Fiorentino) a Milano. Ma più che un’ipotesi probabilmente siamo di fronte ad una certezza, infatti è stata già dichiarata irrevocabile la decisione di spostare il quartier generale di Cavalli.
E scoppia il caos fra i 170 dipendenti che, per non perdere il lavoro, dovranno trasferirsi ad oltre 300 km. E la maggior parte di essi risulta impossibilitato ad effettuare questo trasferimento.
Di seguito il punto sulla situazione.
Roberto Cavalli: la situazione attuale
Ieri, 3 Giugno 2020, i dipendenti dell’iconico brand italiano sono scesi in piazza a protestare. A quanto pare la stragrande maggioranza di saranno costretti a rinunciare al proprio lavoro a causa dell’impossibilità di cambiare città.
Intanto i sindacati annunciano battaglia contro la decisione presa da Sajwani, che a sua volta rilancia affermando di voler erogare un bonus a tutti i dipendenti che decideranno di non trasferirsi a Milano. Inoltre, il business-man arabo ha dichiarato che tutti potranno seguire la società e continuare i rapporti di lavoro esistenti.
Per i sindacati invece si tratta di una mossa strategica utile a mascherare un eventuale piano di licenziamenti.
Intanto in concomitanza con la manifestazione, si è svolta un’assemblea tra i sindacati Femca-Cisl e Filctem-Cgil che restano fermamente contrarie alla decisione presa da Roberto Cavalli. Dopo questo incontro preliminare, seguirà l’assemblea dei lavorati fissata per il 9 Giugno.
Dopodiché, l’11 Giugno ci sarà un nuovo incontro tra azienda e sindacati.
Il piano industriale
Per Roberto Cavalli il trasferimento della sede principale fa parte del piano strategico del brand, già ampiamente penalizzato dall’emergenza Covid-19.
Per il rilancio del brand fiorentino, il nuovo piano prevede innanzitutto che il marchio si concentri principalmente sul segmento luxury. Previsto il mantenimento della produzione in Italia (quindi il trasferimento a Milano rientra in questo punto), e della rete dei fornitori toscani (anche se a lungo andare potrebbero esserci delle modifiche riguardo questo punto).
Infine, il piano prevede anche la digitalizzazione del brand. Questo avverrà grazie allo sviluppo di piattaforme di marketing digitale, oltre a quella di un e-commerce ben definito. Le entrate derivanti dai segmenti online saranno di fondamentale importanza per il brand.