La guerra in casa del Biscione è giunta al termine, a quanto pare è stato trovato un accordo tra Mediaset e Vivendi, con i francesi che usciranno dall’azionariato entro 5 anni.
Sarà quindi un lustro diverso da quello che si appena concluso, caratterizzato da cause, denunce e udienze in vari tribunali d’Europa.
Ebbene, ora pace è fatta e Vivendi è pronta a cedere l’intera quota detenuta in Mediaset tramite la sua controllata Simon Fiduciaria (partecipazione del 19,9%).
La quota detenuta invece attraverso Vivendi SA, attualmente pari al 9,61% del capitale, dovrà a sua volta scendere fino al 4,61%. I francesi rimarranno quindi azionisti di Mediaset, anche se con una partecipazione bassissima rispetto a quella attuale.
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Di seguito vi indicheremo tutto ciò che sappiamo sull’accordo tra Mediaset e Vivendi.
Mediaset e Vivendi: il punto della situazione
Tutto è cominciato da alcune questioni interne, sfociate poi in dispetti reciproci, cause e tanto nervosismo.
Gli sfregi dei francesi sono stati numerosi, a partire dalla questione governance con i francesi di Vivendi che hanno più volte pressato Mediaset per esercitare i propri diritti amministrativi. Cosa mai concesse dal Biscione, o meglio concessa si ma in proporzione alla partecipazione dei francesi nel capitale di Mediaset.
Vincent Bolloré infatti avrebbe voluto diritti amministrativi pari al 30%, ma in realtà la quota appena citata è stata divisa dai francesi che hanno preferito conferire il 19,9% delle quote a Simon Fiduciaria e restare con Vivendi SA al 9,61% del capitale.
Ognuna di esse può esercitare i propri diritti amministrativi, ma sempre in proporzione alla propria quota detenuta in Mediaset.
Ma non finisce qui perché dalla governance si è poi passati al caso “Premium”, con i francesi che hanno cominciato a contestare l’amministrazione e la gestione della sezione a pagamento del Biscione.
Per non parlare dell’opposizione di Vivendi alla fusione tra Mediaset e Mediaset Espana, ed alla creazione del nuovo colosso europeo della tv Media For Europe.
Insomma, un bel casino che ora è finalmente arrivato al termine.
I termini dell’accordo
La vera notizia è quindi che Mediaset e Vivendi hanno trovato un accordo ed hanno messo la parola fine a tutte le controversie degli scorsi anni.
Entrambe le società hanno quindi deciso di rinunciare reciprocamente a tutte le cause pendenti ed hanno trovato un accordo sull’uscita di Vivendi dal capitale di Mediaset.
A quanto pare i francesi cederanno l’intera quota detenuta attraverso Simon Fiduciaria (19,9%) e rimarranno con una partecipazione del 4,61% attraverso Vivendi SA.
La quota detenuta da Simon Fiduciaria verrà venduta progressivamente, è prevista la vendita di un quinto delle quote ogni anno, per un totale di 5 anni. In questo lasso di tempo i francesi dovranno quindi azzerare la quota del 19,9%.
E’ stato stabilito il prezzo minimo per la vendita di azioni Mediaset da parte di Vivendi, valore che cambierà di anno in anno.
Ecco i prezzi minimi stabiliti:
- Primo anno – 2,75 euro per azione;
- Secondo anno – 2,80 euro per azione;
- Terzo anno – 2,90 euro per azione;
- Quarto anno – 3,00 euro per azione;
- Quinto anno – 3,10 euro per azione.
Sarà la stessa Fininvest (holding della famiglia Berlusconi che detiene il 44,2% di Mediset) ad acquisire gran parte delle quote attualmente detenute da Vivendi.
E’ prevista inoltre la distribuzione di un dividendo straordinario ai francesi, pari a 0,30 euro per azione. A conti fatti, dalla vendita delle quote Bollore e co. dovrebbero intascarsi ben 350 milioni di euro.
Infine segnaliamo che la Borsa di Milano ha accolto benissimo la notizia, le azioni Mediaset hanno infatti messo a segno un’eccezionale performance e chiuso la giornata come miglior titolo dell’MTA con un rialzo superiore al +3%.
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