Il gruppo italiano Saes ha raggiunto un accordo con la società statunitense Resonetics per la cessione del suo business del nitinol, una lega superelastica di nichel e titanio, e delle sue controllate Memry Corporation e Saes Smart Materials.
In cambio, Saes riceverà un importo di 900 milioni di dollari, equivalente a circa 17 volte l’ebitda adjusted del perimetro di cessione nell’anno fiscale 1 ottobre 2021-30 settembre 2022. Saes, che opera nel campo della metallurgia speciale e della scienza dei materiali, utilizzerà i fondi ricavati dalla cessione per finanziare la sua crescita futura.
Il presidente di Saes Getters, Massimo della Porta, ha espresso la sua soddisfazione per l’accordo raggiunto con Resonetics, che prevede la cessione del business del nitinol, una lega superelastica di nichel e titanio, e delle controllate Memry Corporation e Saes Smart Materials. Secondo della Porta, “l’enorme valore creato in questi anni è stato riconosciuto” e le risorse finanziarie ricavate dalla cessione consentiranno al gruppo una “ennesima trasformazione industriale e un notevole ritorno per gli stakeholder“.
Le attività oggetto di cessione, che impiegano 521 dipendenti, hanno generato ricavi per 90,8 milioni di euro, un ebitda di 36,3 milioni e un utile netto di 24,5 milioni nei primi nove mesi del 2022.
L’accordo permetterà inoltre a Saes di ottenere una ingente iniezione di liquidità, che sarà utilizzata per sviluppare un piano di crescita, sia organica che inorganica, coerente con le competenze tecnico-scientifiche del gruppo e con un focus sull’innovazione in ambito packaging e materiali funzionali (chemicals).
Gli analisti di Akros hanno sottolineato che il business è stato venduto a una “eccellente valutazione” e che l’incasso permetterà al gruppo di fare importanti investimenti per lo sviluppo degli altri business in portafoglio.