Gennaio 2025: un mese che si apre con dati inaspettatamente positivi per l’industria italiana. Numeri che danzano, tra percentuali e variazioni, raccontando una storia di ripresa, ma anche di incertezze sottili.
L’Istat traccia un quadro dove il fatturato industriale, al netto delle stagionalità, segna un +3,8% in valore e un +4% in volume. Un’onda di crescita che investe sia il mercato interno (+3,9% in valore e volume) che quello estero (+3,6% in valore, +4,4% in volume).
- Panoramica dei numeri:
- Fatturato industria: +3,8% (valore), +4% (volume)
- Mercato interno: +3,9% (valore e volume)
- Mercato estero: +3,6% (valore), +4,4% (volume)
- Servizi: +1,2% (valore) e +0,9% (volume)
Servizi e industria: un doppio binario in ascesa
Ma non è solo l’industria a brillare. Anche il settore dei servizi segue la scia, con un incremento congiunturale del +1,2% in valore e del +0,9% in volume. Il commercio all’ingrosso e gli altri servizi, come tessere di un mosaico complesso, contribuiscono a questo scenario di crescita.
E poi ci sono i raggruppamenti principali di industrie: beni intermedi, strumentali, di consumo, energia. Ognuno con la sua storia, con i suoi numeri, con le sue dinamiche.
Il trimestre e le tendenze annuali: un’analisi profonda
Il trimestre novembre 2024-gennaio 2025? Un periodo di crescita costante, con un +1,2% in valore e un +1,1% in volume per l’industria, e un +0,8% in valore e +0,7% in volume per i servizi. E poi, lo sguardo si allunga, verso le tendenze annuali. Gennaio 2025 rispetto a gennaio 2024: un +1,7% in valore e un +0,9% in volume per l’industria. Numeri che raccontano di un’economia in movimento, ma con sfumature, con variazioni, con incertezze.
- Andamento annuale:
- Industria (valore): +1,7%
- Industria (volume): +0,9%
- Servizi (valore): +3,0%
- Servizi (volume): +0,7%
L’Istat, nel suo commento, sottolinea la dinamica congiunturale positiva, la crescita trimestrale, l’andamento tendenziale. Ma dietro i numeri, dietro le percentuali, si nasconde un quadro più complesso. Un quadro fatto di sfumature, di incertezze, di variazioni. Un quadro che richiede un’analisi attenta, una lettura profonda, una comprensione che vada oltre i dati.
Perchè questi numeri, queste percentuali, non sono solo dati statistici. Sono il riflesso di un’economia in movimento, di un mercato in evoluzione, di una società in cambiamento.
E per comprendere appieno questi numeri, è necessario andare oltre i dati, analizzare il contesto, interpretare le sfumature. Un compito complesso, ma necessario, per chi vuole capire davvero cosa sta succedendo.