L’economia mondiale, negli ultimi tempi, non fa presagire nulla di buono. Siamo sull’orlo della recessione, e non solo noi “Italia”. E neanche l’intero continente se è per questo, ad essere a rischio c’è l’economia globale. Ricorderete sicuramente la grande recessione scoppiata in una torrida estate del 2007 negli USA, a causa del mercato immobiliare. Si innescò una terribile reazione a catena che fece tremare l’economia statunitense. Ci mise ben poco per arrivare anche in Europa e in Asia. Ecco, per evitare una recessione-bis bisogna inventarsi qualcosa. E velocemente.
Problema e soluzione
Per il rallentamento globale potremmo ringraziare il presidente americano Trump, che trova sempre “brillanti” idee per provocare caos e guai. L’ultima è stata quella dei dazi doganali. Una furbata. Intanto il dollaro ha acquisito un’importanza economico-finanziaria enorme, il mercato globale non si riesce più a ri-equilibrare. E’ un’egemonia che va fermata. No non è necessaria una guerra ma basterebbe applicare l’idea, stavolta veramente “brillante” di Mark Carney, attuale governatore della Bank of England. La coraggiosa proposta consiste nell’istituire una valuta globale che possa fermare l’ascesa incontrastata del dollaro (e in futuro dello yuan cinese). Potrebbe risolvere il problema dell’instabilità finanziaria globale, eliminerebbe le tensioni speculative sui cambi, e disinnescherà le bombe lanciate dalle guerre valutarie. Oltre a ciò, la creazione di una moneta elettronica (criptovaluta) globale, potrebbe fermare le valute digitali private come Libra ed altre che in passato hanno già causato non pochi problemi (Bitcoin su tutti).
Lo sviluppo della valuta
Per una moneta virtuale globale sul modello Libra, Carney chiede l’appoggio delle banche centrali. Avere le spalle coperte è sicuramente un fattore fondamentale. Come riporta il Financial Times, Carney avrebbe chiesto al Fondo Monetario Internazionale (FMI) di farsi carico di questo nuovo sistema valutario internazionale. Il sistema si rivela utile anche per la salvaguardia delle economie emergenti dai deflussi di capitali in dollari, e per cancellare definitivamente la necessità di accumulare riserve in dollari. Poi, a lungo termine, il FMI potrà intervenire sul sistema e prendere eventuali decisioni. Non è assolutamente esclusa la costruzione di un modello multipolare. Insomma, staremo a vedere come si svilupperà la vicenda anche se stentiamo a credere che tutti gli Stati UE siano d’accordo con la proposta di Carney.
Ma alla fine questo non è un problema, dato che la sua realizzazione potrebbe comunque avvenire senza l’appoggio di tutte le nazioni.
La cosa più importante è che funzioni, altrimenti saremo destinati al volere del dollaro statunitense. Forse, la futura valuta più forte al mondo.