L’accordo tra il Governo e Atlantia sulla scissione di Autostrade S.p.a. e l’uscita della famiglia Benetton dal capitale della stessa società, sta per saltare.
Si allontana sempre più, quindi, l’intesa con Cassa Depositi e Prestiti che dovrebbe rilevare le quote dei Benetton e diventare azionista di maggioranza. O almeno queste erano le condizioni dettate dal Governo nell’ultimatum inviato ai vertici di Atlantia qualche mese fa.
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Ora la situazione si fa ancor più complicata e la famiglia Benetton si rivolge direttamente alla Commissione UE e denuncia le presunte procedure di infrazione del Governo italiano.
Autostrade: la denuncia alla UE
Come già anticipato, Atlantia si allontana sempre più dalle mani dello Stato e la questione Autostrade è diventata ormai bollente.
Secondo le ultime notizie, i vertici di Atlantia hanno inviato una lettera a Bruxelles, indirizzata al Vice Presidente della Commissione UE, Valdis Dombrovskis. Al suo interno la denuncia del presunto comportamento non conforme alle regole comunitarie del Governo italiano.
La società guidata dai Benetton ha chiesto un intervento immediato da parte della Commissione e l’avvio di una procedura di infrazione contro l’Italia.
Conclusioni
Alla fine ci sembra giusto che le concessioni autostradali vengano revocate ai Benetton dopo la tragedia del Ponte Morandi avvenuta il 14 Agosto 2018.
Le gravi carenze nella manutenzione da parte di Autostrade non resta inosservata e andrebbe punita a prescindere. Con una punizione esemplare.
Quindi giusto revocare le concessioni, ma ricordiamo che si tratta di un’operazione difficile da portare a termine. Lo Stato infatti rischierebbe di pagare penali miliardarie nel caso decida di revocare le concessioni. Come previsto da contratto.
E’ una situazione molto difficile, probabilmente prima di raggiungere un accordo o trovare una soluzione dovrà passare ancora un bel po’ di tempo.
E intanto la società dei Benetton prosegue sulla sua strada, attualmente il cda di Atlantia sta valutando la scissione di Aspi e la relativa quotazione in Borsa.
Foto di S. Hermann & F. Richter da Pixabay.