Apple sta compiendo un significativo cambio di rotta nella sua strategia per l’intelligenza artificiale. Dopo aver promosso per anni l’impiego esclusivo dei propri chip Apple Silicon nei data center, l’azienda guidata da Tim Cook avrebbe avviato un investimento da circa un miliardo di dollari per l’acquisto di server ad alte prestazioni prodotti da Nvidia.
La decisione segna un possibile punto di svolta nella competizione globale per la leadership nell’AI generativa.
Il tramonto dell’esclusiva Apple Silicon
Secondo un’analisi di Loop Capital, Apple avrebbe ordinato circa 250 server Nvidia NVL72, ognuno dal valore stimato tra i 3,7 e i 4 milioni di dollari. Si tratta di hardware progettato per supportare carichi AI generativa su larga scala, grazie a un’architettura che integra 36 CPU Grace e 72 GPU Blackwell.
L’acquisto rappresenta un passo significativo rispetto alla precedente iniziativa interna nota come “Project ACDC”, che puntava allo sviluppo di chip proprietari per l’inferenza AI nei data center.
Sebbene questi chip, basati su architettura M4, fossero pensati per garantire prestazioni elevate e maggiore efficienza energetica, i tempi di sviluppo e le difficoltà tecnologiche potrebbero aver spinto Apple a diversificare le soluzioni.
Una strategia per colmare il gap nell’AI generativa
Il nuovo orientamento verso i server Nvidia potrebbe essere anche il sintomo di una corsa contro il tempo per recuperare terreno rispetto ai principali concorrenti nel campo dell’AI.
L’assistente vocale Siri, da tempo considerato il punto debole nell’ecosistema software di Apple, ha faticato a tenere il passo con le evoluzioni dei modelli linguistici di nuova generazione. Il posticipo delle nuove funzionalità AI al 2025 e il recente cambio di leadership – con Mike Rockwell, responsabile di Vision Pro, ora a capo delle operazioni relative a Siri – indicano una ristrutturazione interna volta a imprimere un’accelerazione concreta nello sviluppo di soluzioni AI avanzate.
Collaborazioni con aziende come Dell Technologies e Super Micro Computer per la creazione di cluster server rafforzano l’ipotesi di una strategia più flessibile e orientata al cloud.
Verso un ecosistema potenziato dall’intelligenza artificiale
L’investimento nei server Nvidia potrebbe rappresentare per Apple una leva cruciale per rafforzare numerosi segmenti del proprio ecosistema. Sul fronte software, Siri potrebbe finalmente beneficiare di modelli linguistici avanzati in grado di comprendere e rispondere in modo più naturale e contestuale, colmando il gap con gli assistenti vocali più evoluti.
Anche servizi come Spotlight, Mail, Foto e i suggerimenti personalizzati di iOS potrebbero integrare funzionalità AI più potenti, basate su un’elaborazione ibrida tra device e cloud.
Nel lungo periodo, la potenza di calcolo messa a disposizione dai nuovi server potrebbe inoltre accelerare lo sviluppo di tecnologie per la realtà aumentata e virtuale – già avviate con Vision Pro – nonché lanciare Apple in nuove aree, come strumenti creativi generativi, automazione avanzata nelle app professionali (come Final Cut Pro e Logic Pro) e servizi di assistenza predittiva integrati nell’interfaccia utente dei dispositivi.
Una strategia che, se ben orchestrata, potrebbe rendere l’AI una componente invisibile ma pervasiva dell’esperienza Apple.