AirBnb fa parte della sharing economy, il nuovo settore che tanto piace ai giovani e agli economisti. Praticamente la condivisione è posta al centro di tutto, nel caso di AirBnb, l’azienda propone l’affitto di stanze e appartamenti da condividere con i proprietari. La start-up vuole essere un punto di riferimento per i viaggiatori, e proprio come Uber, sta rivoluzionando questo settore. Prima era impensabile una cosa del genere, oggi invece va alla grande. L’idea è addirittura nata per caso, quando i fondatori Brian Chesky e Joe Gebbia, decisero di affittare una stanza del loro appartamento per racimolare qualche soldo extra. Fu la nascita di un colosso.
Funzionalità e Statistiche
Affittare un appartamento o una stanza con AirBnb è molto semplice, avrete modo di scegliere tra milioni di case e proprietari, e leggere le recensioni prima di confermare il vostro arrivo. In questo modo potrete conoscere l’opinione degli utenti che sono stati nell’appartamento prima di voi, ed evitare brutte sorprese. Per il 2018, la start-up è arrivata ad una valutazione di 31 miliardi di dollari ed è riuscita ad ottenere ben 3 miliardi di finanziamenti. La sua valutazione è quindi superiore a quella di altri “mostri” del settore come Expedia, Hilton e America Airlines.
E pensare che nel 2017 aveva raggiunto appena i 100 milioni di dollari (un gran traguardo, ma niente in confronto agli anni a venire), con ricavi pari a 2,6 miliardi. Nei primi anni di vita gli utenti registrati erano appena un centinaio, oggi il numero è salito a 3,5 milioni di persone e 5 milioni di annunci disponibili. Quest’ultimi riguardano tutto il mondo, dall’India agli States, passando per Europa e Nord-Africa. La start-up è diventata famosa in tutto il globo e non intende fermarsi. Per la fine del 2019 o inizio 2020 si prevede l’entrata in borsa. Se ne parla già da anni, il momento è arrivato.
Gli Investimenti
Dopo l’apertura di diversi rami aziendali come AirBnb Plus (per alloggi lussuosi) e AirBnb Work (alloggi destinati a lavoratori), la start-up si lancia anche nel settore alberghiero “reale”. Quest’anno infatti è stata acquistata la piattaforma Hotel Tonight, sviluppata nel 2010, si tratta di un motore di ricerca per hotel, bed & breakfast, residence e così via. L’operazione è stata chiusa per una cifra intorno ai 463 milioni di dollari.
Inoltre, AirBnb ha acquisito anche Oyo, piattaforma con la stessa funzionalità di Hotel Tonight. La differenza è pero che Oyo è già un colosso in India, praticamente la migliore piattaforma di hospitality presente in quella zona. La crescita di Oyo è evidente, in poco più di 5 anni è arrivato a gestire una media di 500.000 alloggi. Niente male, la crescita non si fermerà quindi dopo l’acquisizione da parte di AirBnb. L’acquisto di Oyo è stato chiuso per una cifra tra i 150 e i 200 milioni di dollari.