Era già stato firmato un accordo lo scorso 19 Aprile tra Eni, Cassa Depositi e Prestiti e Fincantieri. Ieri invece è stato presentato a Ravenna il progetto “Sea Wave Energy Converter” (Iswec). Si entra quindi nella fase operativa per il nuovo ed ambizioso progetto targato Italia.
Si tratta di un qualcosa di altamente innovativo ed ecosostenibile, oltre a portare un potenziale grosso risparmio nelle casse statale. Stiamo parlando del sistema di produzione di energia dal moto ondoso. E’ Eni il principale attore di questo nuovo progetto, che mette in gioco le sue competenze per la creazione di un impianto su scala industriale e di immediata applicazione ed utilizzo.
L’obiettivo è fornire energia alle piccole isole italiane con questo metodo, già dal 2021. Questo è quanto dichiarato dall’attuale CEO del colosso energetico italiano, Claudio Descalzi.
Sommario
Caratteristiche e vantaggi ISWEC
Questo sistema ibrido smart grid funziona grazie a vari pannelli fotovoltaici e ad un sistema di stoccaggio energetico idoneo per l’alimentazione di asset off-shore e per fornire energia in luoghi non interconnessi alla rete (come potrebbero essere le isole minori). Una soluzione per produrre energia che sembra perfetta per l’Italia, dato il suo caratteristico sviluppo costiero.
I vantaggi che l’Italia potrebbe trarre da questo progetto, sono molteplici. La produzione di energia con il moto ondoso ha un impatto ambientale assolutamente minore rispetto alle altre fonti rinnovabili in uso. Con questa soluzione potrebbe rimanere al sicuro anche la super-riserva di gas sotto il Mar Adriatico (leggi l’articolo “Gas naturale : Mar Adriatico super-riserva di Metano“). Inoltre, sarebbe un valore aggiunto per l’Italia, che dimostrerebbe di puntare sullo sviluppo tecnologico.
Gli investimenti
E’ intervenuto anche il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, confermando il suo appoggio per il progetto Iswec e gli investimenti che il Governo effettuerà nel settore. Saranno stanziati ben 8 miliardi di euro in tre anni a favore della sostenibilità, mentre altri 6 miliardi di euro saranno destinato per l’erogazione di incentivi (sempre riguardanti eco-sostenibilità e settore green).
Eni dal canto suo, investirà 33 miliardi di euro (piano strategico 2019-2022) di cui il 5 % riservato all’energia rinnovabile. Davvero una percentuale bassissima, ma che potrebbe cambiare dopo aver lanciato il primo stabilimento Iswec. Inoltre, Eni sta già studiando altri sistemi simili all’Iswec, lo scorso 13 Settembre ha infatti lanciato un nuovo macchinario per il moto ondoso (chiamato H24) nel mare davanti Marina di Pisa.
I primi stabilimenti
Tornando al sistema Iswec, il cane a sei zampe aprirà il primo stabilimento in Italia al largo delle coste gelesi. Si partirà quindi dalla Sicilia, per poi realizzare un progetto più ampio, su scala nazionale. Inizialmente servirà per “alimentare” una piccola isola nelle vicinanze.
Si cominciano a fare anche le prime stime, il territorio marino più “appetibile” sembra essere quello della Sardegna. Secondo alcune ricerche, il mare della Sardegna avrebbe una potenziale produzione di 13 KW per ogni metro di costa. Si ipotizza già un piccolo parco marino da 3 MW, realizzato al largo di Alghero. Ebbene, secondo l’ENEA potrebbe produrre oltre 9,3 gWh/anno, riuscendo a soddisfare il fabbisogno di oltre 2000 famiglie.