E’ saltato il salvataggio di Alitalia, la crisi continua, il fallimento è più vicino che mai. Le dichiarazioni su Alitalia da parte del nostro Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, sono le seguenti: “è una compagnia troppo grande per essere piccola e troppo piccola per essere grande”.
Ebbene, noi di BorsaMagazine abbiamo letto e riletto più volte la dichiarazione del Ministro ma non siamo riusciti a capire il significato delle sue parole. Ma quello che invece abbiamo capito benissimo è che è arrivata la fine per la nostra compagnia di bandiera.
E non sentiamo il bisogno di girarci intorno o di deviare la situazione verso pensieri filosofici.
Alitalia sta per scomparire, di seguito tutti nuovi risvolti sul caso.
La ex-Newco e la situazione attuale
La cordata che avrebbe dovuto dare una nuova vita ad Alitalia doveva essere composta da Atlantia, Ferrovie dello Stato, e un partner industriale fra Delta e Lufthansa; con il primo leggermente favorito sul secondo.
Ebbene, Atlantia si è tirata fuori dalla cordata e ha lasciato Delta e FS senza il terzo partner. Ovviamente le due aziende non riusciranno a far fronte al salvataggio di Alitalia senza un terzo grande investitore, che doveva essere Atlantia.
Ma ricordiamo che Atlantia è controllata dalla famiglia Benetton, presunta colpevole del disastro del Ponte Morandi di Genova tramite la controllata Autostrade per l’Italia s.p.a.. A quest’ultima non verrà rinnovata la concessione, per l’appunto, delle autostrade italiane. E la famiglia Benetton per ripicca rinuncia a salvare la nostra compagnia di bandiera. Anzi sta contribuendo fortemente al fallimento Alitalia. Si tratta di un altro bellissimo colpo firmato Benetton.
Intanto il governo sta valutando le alternative, ma a quanto pare non è stata presentata alcuna offerta. Alitalia è praticamente un buco nero nelle casse dello stato, lo stesso che prima ha stanziato 700 milioni di euro per limitare i danni, e poi recentemente altri 400 milioni di euro.
Entrambi i finanziamenti sono andati “in fumo”.
Fallimento Alitalia: le previsioni future
Il nostro premier Giuseppe Conte invece è passato da “il governo è compatto per una soluzione di mercato” a “in questo momento non abbiamo una soluzione di mercato a portata di mano”. E intanto la scadenza per la presentazione dell’offerta finale per Alitalia è scaduta. Per la settima volta. Sono state ben 7 le proroghe. Azzardiamo che il nostro governo stia sfociando nel ridicolo. E non è la prima volta. Il fallimento Alitalia è vicinissimo.
Nessuna valutazione invece sullo spezzatino Alitalia, che non è un famoso piatto italiano, ma si tratta di scorporare la compagnia dai suoi asset. E poi, c’è Lufthansa che sa come prendere per i fondelli il governo italiano, tralasciando la proposta di equity e proponendo solamente un’alleanza commerciale. E il capitale sociale chi lo mette ? Beh, i tedeschi insultano addirittura la nostra intelligenza anche se ultimamente sembra che scarseggi fortemente.
Intanto attendiamo una nuova cordata e, ci mettiamo la mano sul fuoco, l’ottava proroga per la presentazione di offerte.
Ma non metteteci il pensiero, potreste rimanere delusi.