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Fusione Snam-Terna: uniti per gestione reti nazionali?

Il Governo Italiano sta lavorando per la fusione Snam-Terna, come già annunciato dal Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli.

A quanto pare l’unione del principale gestore della rete elettrica nazionale (Terna), con  il maggior gestore della distribuzione del gas (Snam), avrebbe molto senso. Dalla fusione nascerebbe un vero e proprio colosso italiano in grado di gestire le principali infrastrutture energetiche del Paese.

Si ipotizzano anche interventi in equity da parte della nostra Cassa Depositi e Prestiti che diventerà, probabilmente, il maggior azionista del nuovo gruppo.

Se ti interessano le operazioni in corso da parte del Governo Italiano, leggi anche: “Azioni Atlantia: lo Stato acquista il 50% di Autostrade?”.

Di seguito i dettagli sull’operazione di fusione Snam-Terna e un focus sulle due società italiane.

Fusione Snam-Terna: la situazione attuale

Le due società nazionali collaborano già da anni riguardo attività di ricerca, sviluppo e innovazione. Proprio qualche settimana fa, è stato rinnovato l’accordo dai rispettivi ad dei gruppi, Marco Alverà (Snam) e Luigi Ferraris (Terna).

Non si è parlato di fusione Snam-Terna, ma è stata invece rinnovata la collaborazione tra le due controllate di CDP Reti. L’obiettivo di questo accordo è individuare e realizzare operazioni comuni, e procedere con il potenziamento di entrambi i gruppi.

Non è escluso quindi che l’attuale partnership non possa trasformarsi, in futuro, in una fusione.

I dettagli sulla partnership

Una delle aree di interesse comune sono le centrali a doppia alimentazione (duel fuel). Infatti Snam ha intenzione di convertire le proprie centrali di compressione e stoccaggio in centrali che si alimentano sia con gas che con elettricità. Cosa che porterà notevoli benefici ambientali (riduzione di emissioni di Co2), e allo sviluppo di risorse per il sistema elettrico (quindi per Terna).

Un altro punto molto interessante è la collaborazione riguardante ricerca e sviluppo, le due società infatti lavoreranno insieme per integrare le fonti energetiche rinnovabili. Che saranno inserite sia nelle centrali di Terna che in quelle di Snam.

Infine, si lavora anche sulla sperimentazione di nuove tecnologie atte a migliorare la sostenibilità delle reti elettriche ed al monitoraggio delle infrastrutture. In cantiere ci sono nuove modalità utilizzabili già entro la fine dell’anno, come ad esempio l’uso di droni, satelliti e sensori IoT.

Sicurezza dei lavoratori e attenzione all’ambiente sono sempre i due fattori principali di questa partnership.

Le controllate delle due società

Per quanto riguarda l’ipotetico nuovo colosso, che nascerà dalla fusione Snam-Terna, potrebbe essere gestito da CDP Reti, controllata da Cassa Depositi e Prestiti. Attualmente infatti, la suddetta società è già il principale azionista sia di Terna che di Snam.

Per quanto riguarda Snam, la società di San Donato Milanese controlla:

  • Snam Rete Gas
  • Gnl Italia
  • STOGIT
  • Italgas

A sua volta, la società romana Terna, controlla:

  • Terna Rete Italia
  • Terna Storage
  • Terna Crna Gora
  • Monita Interconnector
  • Terna Interconnector
  • Piemonte Savoia
  • Terna Plus
  • Coreso
  • CESI
  • CGES
  • Elmed Ètudes

Azionariato di Snam e Terna

Se ti interessa sapere invece chi controlla le due società e le relative quote detenute, dai un’occhiata alle tabelle qui sotto.

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Tag: , , , , , , Last modified: 28/04/2020