Petrolio WTI: ripresa super, valore oltre i 40 dollari

Scritto da Redazione O - 08/06/2020 - 0 visualizzazioni
Petrolio WTI: ripresa super, valore oltre i 40 dollari

In grande ripresa il petrolio WTI che sfonda il muro dei 40 dollari al barile. A quanto pare il peggio è passato, e l’asset di riferimento per il prezzo del petrolio negli States torna a seguire un trend positivo.

Lo storico collasso registrato negli ultimi mesi è una ferita che rimane ancora aperta, ricordiamo infatti che il prezzo del petrolio WTI assunse addirittura un valore negativo, toccando quota -35 dollari al barile.

Se vuoi approfondire l’argomento, leggi anche “Petrolio WTI: un barile costa -35 dollari, USA rovinati”.

Un collasso mai registrato dalla Federal Reserve, l’impatto con il coronavirus è stato devastante. Eppure le previsioni di Trump si sono rivelate giuste, infatti il tycoon aveva dichiarato che in 30 giorni il valore del petrolio WTI sarebbe risalito a 25-30 dollari al barile. E così è stato.

Va addirittura meglio per il petrolio Brent, infatti il suo valore attualmente si attesta sui 42,81 dollari al barile.

Petrolio WTI: la situazione attuale

La risalita del petrolio WTI, soprattutto quella registrata a partire da stamattina, è da imputare al nuovo accordo dell’Opec + raggiunto proprio nel fine settimana.

A quanto pare i tagli sulla produzione di greggio sono stati prolungati anche per il mese di Luglio, cosa che ha fatto sfondare il petrolio WTI e inoltre ha contribuito a far raggiungere ottime performance ai mercati asiatici. Infatti a guadagnarci da questa scelta, sono stati un po’ tutti i grandi produttori di greggio, Russia compresa.

Desta qualche perplessità invece la scelta dei produttori di greggio arabi, che hanno aumentato drasticamente i prezzi mensili del petrolio per il mese di Luglio (citiamo ad esempio Saudi Aramco). Lo stesso vale per i produttori con economie deboli come Iraq e Nigeria che non hanno ancora raggiunto il 100% dei tagli.

Oltretutto hanno già dichiarato di voler compensare i mancati tagli dei mesi precedenti (e di quello attuale), aumentandoli tra Luglio e Settembre. Anche se l’effettiva applicazione dei tagli al 100% rimane un’incognita per i due Paesi. Probabilmente la rapida risalita del petrolio WTI dopo i tagli alla produzione, potrebbe indurli a seguire la stessa linea.

L’ultimo accordo dell’Opec +

Quindi il comparto mondiale dei produttori di greggio ha raggiunto un nuovo accordo sui tagli. Inizialmente, nel mese di Aprile, l’Opec + aveva optato per il taglio di 9,7 milioni di barili al giorno da effettuare nei mesi di Maggio e Giugno.

Dopodiché, per il mese di Luglio i tagli si sarebbero dovuti ridurre a 7,7 milioni di barili al giorno. E procedere su questa strada fino a Dicembre.

Ma il nuovo accordo stipulato qualche giorno fa indica che si dovrà proseguire sempre sulla strada dei 9,7 milioni di barili al giorno, quantità che verrà poi rivista mensilmente.

Richiedi informazioni per questo argomento

Disclaimer: Il presente articolo (con informazioni, eventuali dati ed analisi) è fornito a titolo informativo e didattico, e non costituisce in alcun modo sollecitazione all’investimento né consulenza finanziaria personalizzata. Ogni decisione di investimento è assunta in piena autonomia e sotto la propria esclusiva responsabilità, previa attenta valutazione della propria situazione finanziaria, degli obiettivi di investimento e della tolleranza al rischio. Si raccomanda di consultare un consulente finanziario qualificato prima di effettuare qualsiasi operazione di investimento.