Ritorna la crisi nel settore del petrolio, con i prezzi in continuo ribasso (sia WTI che Brent) che stanno affossando nuovamente i principali attori mondiali del comparto petrolio e gas, tra cui Royal Dutch Shell.
Proprio la multinazionale dei Paesi Bassi, Shell, è alla ricerca di nuove soluzioni green ed ha già tagliato gli investimenti riguardanti la produzione di combustibile fossile.
Riduzione di emissioni di gas serra e la conquista di un posto da leader anche nel settore dell’energia rinnovabile, sono tra gli obiettivi dichiarati da Shell.
Se ti interessano ulteriori info sul settore, ti consigliamo di leggere anche: “Estrazione Petrolio: ecco chi è il Texas d’Italia”.
Di seguito vi indicheremo la situazione attuale di Royal Dutch Shell.
Royal Dutch Shell: la situazione attuale
Come già anticipato, il prezzo del petrolio è crollato improvvisamente, situazione dovuta senza dubbio alla scoperta della nuova variante Covid chiamata Omicron.
Ebbene, appena dopo l’annuncio, i prezzi di petrolio e materie prime sono crollati trascinando con essi anche titoli e asset di altri settori.
Il mercato teme un nuovo lockdown, con conseguente calo della domanda come già successo ai tempi del primo lockdown.
In questo caso Royal Dutch Shell si sta già guardando intorno e a quanto pare sta puntando fortemente sul ritorno in Libia.
Il Paese Nordafricano era stato lasciato circa 10 anni fa a causa di disordini, ma ora Shell ha intenzione di tornare proprio in Libia.
I nuovi progetti prevedono la realizzazione di infrastrutture legate alla produzione di energia rinnovabile, esplorazione dei bacini on shore di Sirte, Ghadames e Cirenaica alla ricerca di nuovi giacimenti, e introdurre tecnologie in grado di ridurre le emissioni di CO2.
Inoltre, Royal Dutch Shell ha già annunciato che fino al 2030 taglierà del 2% la produzione annua di petrolio.
Gli stessi proventi risparmiati dal taglio verranno re-investiti in energia rinnovabile e sulla ricerca di nuove tecnologie eco-sostenibili che permettano la produzione di greggio e la realizzazione del “Progetto Solare” in Libia.
Foto di WikiImages da Pixabay