Ferrari continua a percorrere la via dell’innovazione senza rallentamenti, ampliando i propri orizzonti ben oltre l’asfalto.
Durante l’assemblea annuale degli azionisti, il presidente John Elkann e l’amministratore delegato Benedetto Vigna hanno delineato le ambiziose prospettive della Casa di Maranello: dalla prima Ferrari elettrica attesa per ottobre, alla rivoluzionaria supercar F80, fino all’inedito debutto nel mondo della vela.
Una strategia che conferma la volontà del Cavallino Rampante di guidare il cambiamento, integrando performance, sostenibilità e nuove tecnologie, anche grazie a investimenti strutturali come l’e-building e oltre 200 brevetti sviluppati internamente.
La sfida sull’acqua: Ferrari debutta nel mondo della vela
Nel segno della continua sperimentazione, Ferrari si prepara a intraprendere una nuova avventura nel mondo della vela, ampliando la propria presenza nel panorama della mobilità ad alte prestazioni. A ufficializzare l’ingresso è stato John Elkann, che durante l’assemblea ha evocato lo spirito pionieristico del fondatore Enzo Ferrari: «Era sempre alla ricerca della prossima sfida, proprio come noi oggi».
L’approdo in mare aperto rappresenta molto più di una trovata simbolica: sarà un banco di prova per sperimentare nuove tecnologie legate all’aerodinamica, ai materiali compositi e alla sostenibilità.
L’obiettivo è creare sinergie tra il know-how automobilistico e il mondo nautico, in una prospettiva di trasferimento tecnologico bidirezionale che, in futuro, potrà arricchire anche le auto sportive del Cavallino.
F80: la supercar da 1.200 cavalli simbolo della rivoluzione elettrica
Presentata ufficialmente il 17 ottobre a Maranello, la Ferrari F80 rappresenta il vertice tecnologico della casa modenese. Nata come gemella sportiva della 499P – la Hypercar che ha dominato la 24 Ore di Le Mans – la F80 incarna la sintesi perfetta tra racing e innovazione stradale.
Spinta da un powertrain ibrido ad altissime prestazioni, con ben 1.200 cavalli, la vettura integra soluzioni ingegneristiche d’avanguardia come sospensioni attive, telaio monoscocca in carbonio, aerodinamica estrema e componenti elettrici interamente sviluppati in-house.
La F80 non è solo una dimostrazione di potenza, ma anche un passo strategico nella transizione elettrica del Cavallino: il suo debutto anticipa infatti la prima Ferrari 100% elettrica, attesa il 9 ottobre, in occasione del prossimo Capital Markets Day. Un evento che segnerà ufficialmente l’ingresso della casa emiliana nell’era full electric.
Ferrari spinge con decisione sul fronte della transizione energetica, delineando una roadmap chiara e ambiziosa. Il 2024 è stato un anno chiave, segnato da progressi significativi nello sviluppo di soluzioni elettriche proprietarie.
Tra gli asset strategici spicca l’E-Cells Lab, nato in collaborazione con l’Università di Bologna e NXP Semiconductors: un centro d’eccellenza dedicato allo studio delle celle al litio, con l’obiettivo di ottimizzare densità energetica, sicurezza e prestazioni. I componenti della F80 – moduli batteria, motori elettrici, inverter e assi – rappresentano la prima applicazione concreta di queste ricerche. La scelta di internalizzare la produzione e lo sviluppo tecnologico consente a Ferrari di mantenere il controllo completo sulla qualità, rafforzando la coerenza tra tradizione artigianale e innovazione radicale.
L’elettrificazione non è più un futuro possibile, ma una realtà operativa, che sarà ulteriormente accelerata con il lancio della prima Ferrari elettrica e l’introduzione di sei nuovi modelli nel corso dell’anno.
Risultati record e strategia vincente: un 2024 da incorniciare
Il 2024 si chiude con numeri da primato per Ferrari, che conferma la solidità del proprio modello di business anche in un contesto globale sfidante.
L’amministratore delegato Benedetto Vigna ha illustrato con orgoglio i dati dell’esercizio: ricavi pari a circa 6,7 miliardi di euro, in crescita a doppia cifra, e un utile netto di 1,5 miliardi, trainato da una domanda fortissima per le personalizzazioni. La proposta di dividendo, pari a 2,986 euro per azione, rappresenta un aumento del 22% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di 534 milioni.
Tra i principali driver di crescita, Vigna ha indicato l’espansione della gamma Icona, il rafforzamento del mix prodotto, e l’apporto strategico di nuovi sponsor nel comparto racing.
L’approvazione unanime da parte dell’assemblea conferma la fiducia degli azionisti e il successo della visione industriale portata avanti dal management.