In una seduta ad alta volatilità, Bialetti Industrie cattura l’attenzione degli investitori con una performance esplosiva a Piazza Affari. La storica azienda delle caffettiere, simbolo del made in Italy nel mondo, registra un rally significativo sulla scia di conferme ufficiali riguardanti trattative per un cambio di controllo.
I mercati reagiscono con entusiasmo alla prospettiva di un nuovo partner strategico e a un possibile delisting, in un contesto che potrebbe segnare un punto di svolta per il futuro del gruppo.
Rally di Bialetti a piazza affari: il titolo vola tra le indiscrezioni su nuovi investitori
Giornata da protagonista per Bialetti Industrie, che registra un balzo in Borsa superiore al 23%, tornando ai livelli di ottobre 2023. L’impennata del titolo, partita dopo un avvio ritardato, è alimentata dalle indiscrezioni circolate nel fine settimana su un possibile ingresso di nuovi soci nel capitale dell’azienda, storicamente nota per le sue iconiche caffettiere.
Gli operatori hanno reagito con entusiasmo alla prospettiva di un cambio di controllo, ipotizzando scenari di rilancio e rafforzamento patrimoniale.
Bialetti ha confermato ufficialmente l’esistenza di negoziati esclusivi con Nuo Capital, holding lussemburghese legata a investimenti strategici in Europa e Asia, per la cessione di una quota di controllo. L’operazione, ancora in fase avanzata ma non vincolante, rappresenta l’ultima tappa del percorso di dismissione annunciato mesi fa e collegato al piano di ristrutturazione della società.
Bialetti ha precisato che l’iniziativa non riguarda la ristrutturazione dell’indebitamento finanziario e ha smentito le valutazioni economiche diffuse da alcune fonti giornalistiche, definite “fuorvianti e non rappresentative”.
Nessun accordo ancora firmato, ma il mercato scommette sul rilancio
Nonostante l’interesse mostrato dagli investitori e l’avanzamento delle trattative, Bialetti ha chiarito che al momento non è stato raggiunto alcun accordo definitivo con Nuo Capital né sono state prese decisioni dal Consiglio di Amministrazione.
Tra i punti ancora aperti figurano il prezzo della compravendita e l’entità dell’eventuale aumento di capitale. Secondo gli analisti, Nuo potrebbe rilevare le quote di Francesco Ranzoni (50%) e di Sculptor Holding (19,5%). Esclusa la possibilità di un’OPA, in virtù della procedura concorsuale avviata nel 2018, il titolo continua comunque a beneficiare dell’ottimismo del mercato.