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Atlantia: governo vuole affidare ad Anas i tratti revocati

Sta per finire l’anno, ma non la battaglia tra Atlantia ed il governo italiano. Lo scontro è esploso, una nuova battaglia sta per iniziare. La revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia (controllata di Atlantia) è in atto. La famiglia Benetton tramite la sua holding, ha già provveduto ad inviare una lettera all’esecutivo di Giuseppe Conte riguardante la revoca delle consessioni autostradali (Leggi anche “Fallimento Alitalia: salta cordata Atlantia-FS-Lufthansa).

Atlantia ha annunciato di voler affrontare la situazione a muso duro, e si dice pronta per uno scontro legale. Intanto, all’interno del decreto Milleproroghe, gli interventi più consistenti riguardano proprio le autostrade, cosa che non piace affatto ad Atlantia. Ma dopo il crollo del Ponte Morandi, probabilmente per scarsa manutenzione, togliere le concessioni ad Autostrade per l’Italia è il minimo che si possa fare.

Governo italiano: il Decreto Milleproroghe

Il governo ha intenzione di dare un ruolo di maggior rilievo ad Anas (società controllata dal gruppo Ferrovie dello Stato), che probabilmente prenderà in carico gli eventuali tratti revocati ad Autostrade per l’Italia. Quindi, sono principalmente due le questioni principale sulle autostrade, inserite all’interno del Decreto Milleproroghe.

Il primo prevede uno slittamento dell’aumento sui pedaggi, che inizialmente era stato fissato a Gennaio 2020. Ebbene, il governo ha prima fatto slittare la data al 30 Giugno 2020, per poi decidere quella definitiva ovvero il 31 Luglio. Il governo infatti, chiede prima un aggiornamento dei dati economici-finanziari da parte della società, per poi valutare se effettivamente c’è bisogno di un aumento dei pedaggi.

La seconda questione invece, è legata alla revoca, alla decadenza o alla risoluzione delle concessioni di strade o autostrade ad Atlantia (tramite Autostrade per l’Italia).Ebbene, in attesa del bando-gara per il nuovo affidamento, la gestione dei tratti autostradali verrà affidata ad Anas.

Infine, il testo si chiude con penali e risarcimenti da pagare in caso di stop della concessione. Si definisce anche cosa spetterà al concessionario e cosa all’amministrazione. Ricordiamo che il Decreto Milleproroghe è stato approvato salvo intese, ma rimane ancora una bozza. Potrebbe essere attivo già dai primi giorni del 2020.

Atlantia: le contromisure

Atlantia, dal canto suo, ha affermato che la nuova misura è incostituzionale e incompatibile con le normative europee in vigore. Per questo motivo, la società è pronta ad una battaglia legale. Nella lettera inviata al governo, Atlantia chiede di eliminare le norme sulle concessioni autostradale contenute nella bozza del nuovo decreto.

Se ciò non succederà, Atlantia si riserverà il diritto di agire a protezione del gruppo e dei propri stakeholders. Infanto la società se la sta già vedendo brutta in borsa, con il valore delle azioni in continuo calo. Al momento della scrittura di questo articolo, le azioni Atlantia registrano – 4,26%, con il valore azionario unitario che è sceso a 21,13€.

Gli analisti non prevedono nulla di buono per Atlantia, anzi nei prossimi mesi potrebbe continuare a perdere punti percentuali.

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