Dopo un weekend di intense negoziazioni, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Mef) italiano e Lufthansa hanno finalmente raggiunto l’accordo per sancire l’acquisizione di Ita da parte del colosso tedesco.
Firmato all’ultimo momento utile, il patto è stato rapidamente inviato a Bruxelles, rispettando la scadenza del 23:59 fissata dalla Commissione europea.
L’intesa rappresenta il coronamento di un percorso travagliato, con frizioni che la scorsa settimana avevano messo a rischio la riuscita dell’operazione. Lufthansa, inizialmente intenzionata a ottenere uno sconto sul prezzo, ha infine ceduto di fronte alla ferma opposizione del Mef, che aveva rifiutato qualsiasi ipotesi di “ricatto” o “svendita” dell’ex Alitalia.
Secondo il Mef, “le condizioni economiche previste nel contratto di luglio 2023 non hanno subito variazioni”, confermando che il valore pattuito in estate rimarrà invariato.
Sommario
Fiducia nell’approvazione UE e closing imminente
Con l’accordo raggiunto, ora si attende l’approvazione finale della Commissione europea, che potrebbe arrivare senza ulteriori intoppi. L’antitrust europeo, che ha già analizzato a lungo l’operazione, dovrebbe esprimere il proprio giudizio definitivo entro fine novembre, aprendo così la strada al closing.
A partire da quel momento, Lufthansa potrà entrare ufficialmente nel board di Ita e preparare il terreno per un debutto operativo dell’alleanza entro l’inizio del 2025.
La struttura dell’accordo: 829 milioni per il controllo di Ita
Il cuore dell’intesa riguarda l’investimento complessivo di 829 milioni di euro da parte di Lufthansa, diviso in tranche, che permetterà alla compagnia tedesca di acquisire il 49% di Ita.
Nelle fasi conclusive dei negoziati, Lufthansa ha rinunciato a diverse condizioni iniziali, tra cui uno sconto di circa dieci milioni e l’opzione di dilazionare la seconda tranche di pagamento. Inoltre, la compagnia tedesca ha accettato di eliminare la clausola di aggiustamento prezzo, consolidando così l’impegno per una fusione che promette vantaggi reciproci.
Le condizioni di concorrenza: il ruolo di EasyJet, Air France e IAG
Per soddisfare i requisiti di concorrenza, il Mef ha preparato un pacchetto di soluzioni che dovrebbe facilitare il parere positivo della Commissione europea.
Tra le clausole presentate all’antitrust vi sono accordi con compagnie concorrenti come easyJet, per garantire la concorrenza su dieci rotte di corto raggio tra Italia e Europa centrale, inclusa l’area di Milano-Linate, e con Air France e IAG (che controlla British Airways e Iberia) per i voli a lungo raggio da Roma Fiumicino verso destinazioni intercontinentali come Washington, San Francisco e Toronto.
Questo piano, già valutato favorevolmente dall’Ue, è stato ideato per bilanciare la presenza di Lufthansa sul mercato e tutelare l’equilibrio della concorrenza.
I tecnici della Commissione europea, guidati dalla commissaria Margrethe Vestager, avranno pochi giorni per esaminare la documentazione definitiva. L’obiettivo è un’approvazione finale entro novembre, che rappresenterà uno degli ultimi atti della gestione Vestager.
Questo passaggio formale garantirà la piena legittimità all’operazione, chiudendo l’iter regolamentare e aprendo le porte a una collaborazione solida tra Ita e Lufthansa.
Le prospettive future dell’alleanza
Con l’ingresso di Lufthansa, Ita avrà accesso a risorse e sinergie strategiche che potrebbero rilanciarne la posizione sul mercato internazionale. Il CEO di Lufthansa, Carsten Spohr, ha già anticipato che l’alleanza potrebbe essere operativa a inizio 2025, con un piano di integrazione che include un’ottimizzazione delle rotte, nuovi investimenti e una maggiore competitività per entrambe le aziende.
L’accordo rappresenta un passo storico per l’aviazione italiana e per il futuro di Ita, che acquisisce così un partner di caratura internazionale.